Lea in Gu da un mese ma recepiti solo in Veneto, E. Romagna e Bolzano
A un mese dalla pubblicazione in Gazzetta sono solo due le regioni, Veneto ed Emilia Romagna e la provincia autonoma di Bolzano, ad aver recepito i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea). Ciò significa che fecondazione assistita, cure per l'endometriosi, trattamenti per l'autismo, ausili informatici per persone con gravi disabilità e altre nuove prestazioni gratuite inserite nei nuovi Lea, non sono ancora una realtà per la maggior parte dei cittadini italiani. È quanto si apprende da fonti di agenzia. Il decreto contenente la lista delle cure considerate "essenziali" tali, cioè da dover essere garantite a tutti gli italiani è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 gennaio scorso ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 marzo. Ma per trasferire sul territorio le novità introdotte a livello nazionale, il decreto va recepito in ogni Regione con una specifica delibera di Giunta. La prima a è stata la Regione Emilia-Romagna, il 28 marzo 2017 e circa 10 giorni dopo è stata la volta del Veneto, dove la delibera di recepimento è stata approvata il 7 aprile.
Dopo il recepimento da parte della Giunta provinciale di Bolzano l'assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali,
Martha Stocker ha detto: «Possiamo affermare con certezza che molti dei Livelli essenziali di assistenza previsti dal decreto statale vengono già offerti dalla sanità provinciale che garantisce in questo modo una buona assistenza medica». L'assistenza sociosanitaria semiresidenziale e residenziale per quanto riguarda le persone non autosufficienti, l'assistenza palliativa residenziale e semiresidenziale nonché l'assistenza palliativa a livello territoriale e domiciliare rappresentano solo alcuni degli esempi nei quali sono già garantiti a livello provinciale tutti i Livelli essenziali di assistenza. È completa l'offerta provinciale anche per quanto riguarda l'assistenza territoriale e domiciliare nel quadro della psichiatria infantile e dell'età evolutiva, mentre per quanto riguarda l'età di passaggio tra l'età evolutiva e gli adulti devono essere ancora identificate misure e soluzioni opportune. In futuro dovranno essere inseriti anche i pazienti affetti da ludopatie in quanto attualmente si sta lavorando ad un progetto per la riorganizzazione della rete per le dipendenze e gli standard in questo settore. Vi sono inoltre buone notizie anche per quanto riguarda le malattie rare, il relativo registro viene attualizzato assieme ad altre Regioni allo scopo di realizzare le relative norme entro la metà di settembre. L'Azienda sanitaria provinciale è stata incaricata dall'assessora di informare la popolazione in merito alle principali novità riguardanti i Livelli essenziali di assistenza.
Fonte www.doctor33.it