Il diabete mellito è una patologia cronico degenerativa, altamente invalidante se insorgono le devastanti complicanze ad essa connesse (cecità, insufficienza renale cronica fino alla dialisi, malattie cardiovascolari quali infarto del miocardio e/o vascolopatie agli arti inferiori fino all’amputazione di arto o parti di esso). In Italia oggi ne sono affetti circa 3 milioni di persone, nel mondo 350 milioni! La Basilicata è la regione con la più alta percentuale di diabetici, con circal'8% di pazienti affetti da tale patologia.
Fino all'anno 2000 vi è stata una grande attenzione del SSN verso questa patologia, anche per gli alti costi sociali che avrebbe generato con il realizzarsi delle complicanze descritte. Successivamente si è assistito ad una discesa verticale dell'attenzione, con il depotenziamento di diverse attività e la chiusura di alcuni servizi, anche nella nostra regione. Poi la L.R. 9/2010, quindi il piano nazionale per contrastare con efficacia ed efficienza la malattia diabetica e la prevenzione delle sue complicanze (2012) e successiva istituzione dell’Osservatorio sul diabete, anche se tali impegni sono, di fatto, rimasti solo sulla carta..
Oggi la situazione merita una riflessione puntuale sull’organizzazione dell’offerta dei servizi in atto e le necessità di pazienti, con specifico riferimento all’attuazione della normativa vigente, alla riduzione delle liste d’attesa e, soprattutto, all’implementazione di percorsi più articolati e completi per far fronte con efficacia ed efficienza a questa dilagante patologia (PDTA)., passando concretamente all'applicazione dei nuovi LEA.
La disattenzione verso questa patologia si nota anche nella nostra regione ove tentare di ricoverare un paziente in grave scompenso è utopia! Il percorso si ferma in pronto soccorso da cui, dopo frettolosa terapia d'urgenza, il diabetico viene rimandato a casa ed invitato a consultare il proprio diabetologo(?).
A tutto ciò segue prenotazione ed attesa per una visita (mesi), per i controlli successivi (altri 18 mesi!), durante i quali possono tranquillamente svilupparsi le complicanze. Questa è cronaca! Come cronaca è l'inesistente educazione terapeutica ed alimentare, i corsi e le verifiche, certamente difficili da attuare, se non si privilegia la strada dell’attenzione verso le persone affette da diabete, ed in particolare verso quelle più disagiate sia sotto l'aspetto sociale che economico e culturale!
Nel rispetto delle norme vigenti è possibile far molto per dare almeno più dignità a persone che esprimono bisogni, ancorché con difficoltà!
L'assistenza alle persone con il diabete rappresenta uno dei principali problemi di organizzazione dei sistemi di tutela della salute. Nella malattia diabetica l'impatto sociale, economico e sanitario impone la ricerca di percorsi organizzativi in grado di minimizzare il più possibile l'incidenza degli eventi acuti o delle complicanze invalidanti, che comportano, come è noto, costi elevatissimi diretti e indiretti.
La Medicina Basata sull'Evidenza ha indicato con chiarezza gli elementi efficaci nel contrasto dell'insorgenza delle patologie correlate alla malattia diabetica. È indubbio, oramai, che un approccio multidisciplinare e multi-professionale, con il coinvolgimento delle persone con diabete, può conseguire i risultati migliori per le persone stesse e per i costi economici e sociali da sostenere.
Oltre la diagnosi e la terapia, serve un’attenzione fondamentale per la prevenzione primaria a tutela della salute e per la sostenibilità del sistema.
Per tutto ciò e per tanti altri buoni motivi, non ultimo un costruttivo confronto sulla presenza in regione di validi sistemi organizzativi di percorsi specifici per combattere la patologia diabetica, occorre far riferimento ai seguenti pilastri: prevenzione, diagnosi, terapia ed assistenza multidisciplinare per evitare o ridurre al minimo le complicanze legate alla patologia diabetica.
STRUTTURA
- Rispondente ai requisiti di legge, con impianti a norma e locali ampi ed accoglienti, dotati di spazi dedicati alle attività specialistiche necessarie e ubicata in prossimità del Polo Sanitario Pubblico (Distretto, IRCCS-CROB);
- locale dedicato a corsi di educazione rivolti ai pazienti e familiari, in prossimità del polo sanitario pubblico (Distretto, IRCCS-CROB);
- apparecchiature dedicate alla diagnosi, monitoraggio e prevenzione della malattia e delle complicanze:
TEAM
Gruppo coordinato da specialista Diabetologo con:
La struttura si avvale di qualificati professionisti, che di volta in volta integrano il team, per elevare l'assistenza alla persona (dermatologo, ginecologo, internista, ortopedico, ecc.). La struttura in sostanza è in grado di organizzare interventi finalizzati a:
Concludendo, si può attuare tutto quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale in favore della persona affetta da diabete, attraverso la realizzazione e, soprattutto, l'attivazione di percorsi diagnostico-terapeutico-ambulatoriali (PDTA), condivisi e codificati per i vari stati della patologia, con l'utilizzo di indicatori di processo e di risultato, intermedio e finale, per una valutazione di efficacia ed efficienza!
Inoltre, la struttura è in grado di progettare e realizzare interventi integrati socio-sanitari di prevenzione del diabete, obesità e rischio cardiovascolare.