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Potenza, 16 febbraio 2009


Rapporto CNAMC

Presentato a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, l’VIII Rapporto sulle Politiche della Cronicità, a cura del CNAMC (Coordinamento Nazionale delle Associazioni Malati Cronici), di emanazione di Cittadinanza Attiva, e di cui fa parte la FAND (Associazione Nazionale Diabetici); presente per la FAND il Vice Presidente Nazionale Antonio Papaleo. Il Rapporto, inserendosi nel particolare momento di difficoltà politico-economica nazionale ed internazionale che sta determinando ricadute facilmente ipotizzabili sulla spesa pubblica in generale e su quella sanitaria in particolare tenta di interrogarsi circa le ripercussioni negative verso la garanzia dei livelli di assistenza e di cura, e particolarmente per quella fascia di cittadini più esposti, in quanto affetti da malattie croniche e rare e, perciò stesso, più onerose! Un Rapporto che ha visto impegnate 20 Associazioni di malati cronici attraverso una capillare ricognizione della situazione presente nelle diverse realtà del Paese, con risultati estremamente interessanti, alcuni dei quali:
  • 93% Carenze nel Diritto di ’accesso alle cure;
  • 50% Difficoltà nella cura delle complicanze;
  • 76,6% Scarsa assistenza psicologica verso i pazienti e le rispettive famiglie;
  • 76,6% complessità circa le procedure burocratiche (es: piani terapeutici – liste di attesa – somministrazione farmaci a scuola – distribuzione diretta dei farmaci);
  • 46,6% Mancanza di Centri specializzati di riferimento delle patologie (Carenza delle strutture – Carenza nell’assistenza fisioterapica – scarsa integrazione Ospedale-Territorio – Assistenza inadeguata dei Comuni)
Fra le Regioni vi è da segnalare come la sola Toscana viene segnalata per le Buone Pratiche; mentre si è molto insistito per una maggiore umanizzazione attraverso un più adeguato e corretto rapporto medico-paziente, avendo attenzione a determinare percorsi che insistano per la deospedalizzazione e, perciò stesso, ad una Medicina del e sul Territorio capace di essere più vicina al cittadino, con abbattimenti dei costi di degenza, che spesso sono impropri! Uno dei dati più significativi su cui il Rapporto ha insistito è il coinvolgimento dei pazienti anche in quanto è stato ampiamente dimostrato come la qualità dei servizi, con conseguente razionalità della spesa, ne rende migliore la resa; per questo bisognerà sempre più insistere affinché il cittadino non sia soggetto passivo, ma attore partecipe e attento alla elevazione dei percorsi assistenziali!
La Segreteria ALAD-FAND Basilicata