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Potenza, 08 maggio 2009


Interrogazioni alla C.E.

Lotta all’obesità infantile

Interrogazione Scritta E-5753/08 di Sebastiano (Nello) Musumeci (UEN) alla Commissione (27 Ottobre 2008) Oggetto: Lotta all’obesità infantile L’Italia è il paese europeo che conta il maggior numero di bambini obesi dopo il Portogallo. Il numero di bambini in sovrappeso o obesi tra i banchi delle classi scolastiche inferiori è stimato a circa 1 milione e 115 mila. Ciò comporta un preoccupante rischio per la salute di questi bambini e una elevata possibilità di contrarre malattie gravi quali il diabete di tipo 2 o di soffrire di alti valori di colesterolo e di ipertensione. Poiché il dato assume ormai le dimensioni di un grave fenomeno sociale, diffuso in tutta l’Unione, può la Commissione far sapere: quali sono i programmi europei miranti combattere un autentico flagello quale l’obesità infantile? se ritiene necessario sostenere campagne di informazione per evidenziare i rischi connessi all’obesità nonché per promuovere una sana alimentazione oltre che un regolare esercizio fisico nelle scuole e nel tempo libero? quali scopi si prefigge di raggiungere il «Gruppo di alto livello sulla nutrizione e l’attività fisica»? Risposta data da Ms Vassiliou a nome della Commissione: (8 Dicembre 2008) La Commissione è ben consapevole dei problemi sulla salute associati all’obesità dei bambini. Per questo motivo, i bambini rappresentano un gruppo obiettivo prioritario identificato nel Libro bianco «Una strategia europea per i problemi di salute legati all’alimentazione, al sovrappeso e all’obesità». Ciò viene realizzato attraverso le politiche UE, in stretta collaborazione con gli Stati membri e l’Organizzazione mondiale della sanità e sviluppando un partenariato efficace con le parti interessate, fra l’altro, attraverso la «piattaforma UE sulla dieta, attività fisica e salute». L’infanzia è un periodo importante in cui inculcare una preferenza per comportamenti sanitari e assumere le competenze necessarie per mantenere uno stile di vita sano; le scuole svolgono decisamente un ruolo cruciale a tal fine. In questo senso, la condivisione di buone pratiche nei programmi educativi in materia di nutrizione e attività fisica rappresenta una priorità chiave del secondo programma di azione comunitaria in campo sanitario (2008-13). Nel corso degli anni precedenti sono stati finanziati numerosi progetti riguardanti questi temi. Ad esempio, il progetto «EPODE» promuove il cambiamento dello stile di vita e segue i bambini per un periodo di numerosi anni riunendo genitori, insegnanti, operatori sanitari e la comunità imprenditoriale locale. Un altro esempio è lo «Shape Up» (attuazione rapida) che mette insieme prove relative all’impatto della collaborazione scuola-comunità sugli elementi riguardanti l’obesità del bambino, oppure il progetto «kit per la scuola HEPS» che è destinato a sviluppare, attuare e valutare una politica nazionale efficace e pratiche sostenibili relative ad una sana alimentazione e all’attività fisica nelle scuole degli Stati membri dell’UE. Un maggior numero di informazioni su progetti nell’ambito del programma sanitario è disponibile sul sito web dell’Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori (AESC)(1). Il gruppo ad alto livello sulla nutrizione e sull’attività fisica (GAL) che è stato istituito come parte della struttura per realizzare il predetto Libro bianco rappresenta un forum in cui funzionari di alto livello degli Stati membri scambiano informazioni su politiche e pratiche e per definire approcci coordinati. In questo senso una prima priorità è rappresentata dallo sviluppo di strategie comuni. Inoltre il regime europeo di distribuzione di latte nelle scuole intende incoraggiare il consumo, tra i bambini, di prodotti lattiero-caseari sani contenenti importanti vitamine e minerali. Il regime non presenta solo un carattere nutritivo ma anche un carattere educativo contribuendo quindi in maniera significativa alla lotta contro l’obesità tra i bambini. Il regime in questione si prefigge di offrire prodotti di qualità ai bambini, di contribuire ad uno stile di vita sano e all’educazione alimentare con una miglior conoscenza dei prodotti. Il regime di distribuzione del latte nelle scuole è stato rivisto di recente dalla Commissione. Con tale revisione, numerose prodotti nuovi, innovativi e più allettanti sono diventati suscettibili di un sussidio UE. Oltre a vari tipi di latte alimentare, i bambini hanno accesso, fra l’altro, a certi prodotti lattiero-caseari fermentati con frutta o succo di frutta,a prodotti lattiero-caseari interi fermentati, quali yoghurt, latticello ecc. e a una vasta serie di formaggi. Il sussidio UE, inoltre, è lo stesso per prodotti grassi, medio grassi e a basso contenuto di grassi. Il 19 novembre 2008, il Consiglio ha raggiunto un accordo politico relativo alla proposta della Commissione per creare un «programma frutta nelle scuole» a livello comunitario. Questo programma consentirà agli Stati membri di mettere a disposizione dei bambini frutta e verdura a partire dall’anno scolastico 2009/2010. Elementi chiave comprendono l’obbligo di elaborare un programma pluriennale, di stabilire l’elenco di prodotti ammissibili in collaborazione con le autorità sanitarie competenti, di prevedere il monitoraggio integrato e misure di valutazione, incluse misure di accompagnamento che collegano il programma all’agricoltura (mediante visite ad aziende), la sanità pubblica (diffondendo informazioni sui vantaggi che ne derivano alla salute), l’educazione (integrando un’alimentazione sana nel curriculum scolastico) e la comunicazione (informazione ai genitori e al pubblico interessato). Inoltre un bilancio di 1,3 Mio EUR all’anno sarà disponibile per attività in rete allo scopo di promuovere «programmi frutta nella scuola» favorendo lo scambio di esperienze fra promotori del progetto e creando sinergie con altre iniziative politiche, in particolare quelle della Direzione generale della Commissione, responsabile della tutela della salute e dei consumatori nel settore della sanità pubblica. Fonte:Parlamento europeo


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