Potenza, 06 settembre 2012
NOTA STAMPA DI ANTONIO PAPALEO
“Ammalarsi meno, curarsi meglio”, lo slogan che accompagna il nuovo Piano Sanitario Regionale 2012- 2015 che, a distanza di circa 15 anni riesce a venire alla luce, grazie alla meritoria opera dell’Assessore esterno Attilio Martorano. Assolutamente, non vogliamo fare “piaggeria”, ma va dato atto che lo strumento di che trattasi andava aggiornato alla realtà che viviamo e, forse anche al pressing operato da più parti, ed all’intenso lavoro di concertazione intervenuto, attraverso l’ampio coinvolgimento dei diversi attori nella fase di allestimento delle linee portanti, possiamo oggi avere un quadro d’assieme da cui ripartire per un’assistenza e cura sanitaria più mirata ai bisogni ed alle necessità della popolazione interessata.
Un robusto tomo di ben 267 pagine che andrebbero vivisezionate per capirne le politiche metodologiche, le strategie e l’articolato impegno dichiarato a tutela della salute; con la previsione di strutture adeguate e il più prossime possibili al cittadino-utente, in una logica di integrazione socio-sanitaria e in un rapporto più rispondente ospedale- territorio. Questioni e problematiche ampiamente tenute presenti rispetto allo specifico della malattia diabetica, in quanto è stata recepita in toto la Legge Regionale 9/2010 “Assistenza in Rete integrata Ospedale – Territorio della Patologia Diabetica e delle Patologie Endocrino Metaboliche , con ciò rispondendo alle legittime aspettative, da tempo poste all’attenzione politica,da parte dell’Associazione Lucana Assistenza Diabetici (ALAD). con l’ulteriore positiva disponibilità ad allertare uno specifico Osservatorio regionale sulla malattia diabetica”, proprio per meglio corrispondere al fenomeno che in Basilicata evidenzia dati epidemiologici superiori alla media nazionale. Ovviamente, non ci basta la Legge Regionale e il recepimento della stessa nel PSR; occorre passare dalle “buone intenzioni” alle “buone prassi”; è quanto non ci stancheremo di fare nei giorni e nella settimane a venire , chiedendo un crono-programma di realizzazioni, proprio per passare dalle parole ai fatti , consapevoli come siamo che il diabete non può essere preso “sotto gamba”, stante la pericolosità che sottende,, il cui epilogo spesso è dato dalle terribili complicanze che abbattono drasticamente la qualità della vita in uno con l’aumento esponenziale della spesa, sia essa sanitaria che sociale.
Il Presidente ALAD-FAND Basilicata
Antonio Papaleo