Al via la seconda edizione degli Stati Generali della Pediatria: 20 tavole rotonde che si svolgeranno in altrettante regioni italiane in occasione della Giornata mondiale del bambino e dell’adolescente. A rilanciare l’iniziativa è la Società Italiana di Pediatria (SIP), da sempre attenta ai temi non solo di salute, ma anche sociali, dell’infanzia e dell’adolescenza.
Un evento attraverso il quale la SIP, forte dei suoi circa 10.000 iscritti, intende coinvolgere genitori, giornalisti, magistrati, istituzioni, insegnanti, forze dell’ordine, in sostanza tutta la società civile, su uno dei temi più emergenti: come contribuire ad una corretta alimentazione, a partire dalle fasi più precoci della vita, per preservare la salute del futuro adulto.
L’alimentazione può influire sull’insorgenza delle malattie in età adulta. Numerosi studi sembrano confermare che l'alimentazione nelle prime fasi della vita può svolgere un effetto preventivo e costitutivo nel futuro dell’individuo. Studi diversi dimostrano che gli alimenti possono avere conseguenze a lungo termine per la crescita dei bambini, la salute durante la gravidanza, il periodo di allattamento e l’infanzia.
E’ notorio che l’Italia, assieme a Spagna e Grecia, è tra i primi posti in Europa per l’Obesità infantile. Un terzo dei bambini italiani ha problemi di eccesso ponderale. Il 75% dei bambini obesi resterà obeso anche in età adulta. La Basilicata è tra le regioni italiane a più alto tasso di Obesità infantile. L’eccesso ponderale determina tutta una serie di disfunzioni, propri dell’età adulta, che si manifestano sempre più spesso in età pediatrica. La cosiddetta Sindrome Metabolica, connotata da caratteristiche patologiche quali obesità, diabete di tipo II, dislipidemia, ipertensione arteriosa, non è più solo appannaggio dell’età adulta.
I ricercatori hanno appena iniziato a scoprire quanto può essere significativo nel tempo l’impatto dei primi anni di sviluppo per il benessere in età adulta. C’è sempre una migliore comprensione degli effetti dell’alimentazione nell’infanzia sull’insorgenza di problemi cardiovascolari, diabete, obesità, allergie, debolezza delle ossa, funzionalità del motoneurone ed aspetti comportamentali dei bambini.
Come pediatri sentiamo il dovere di impegnarci per promuovere una corretta alimentazione nei primissimi periodi della vita per prevenire patologie nelle età successive. In base all’ipotesi del “programming nutrizionale” (parola inglese che indica gli interventi alimentari in gravidanza, allattamento e svezzamento in grado di avere un impatto sulla salute a lungo termine) potrebbero essere determinanti le scelte alimentari dei primi mesi, e addirittura della fase fetale.
Dott. Sergio Manieri
Presidente SIP di Basilicata
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