La Giornata Mondiale del Diabete 2013 è stata adeguatamente celebrata con varie manifestazioni di piazza e convegni divulgativi in tutta le Regione; l’associazione ALAD – FAND, in collaborazione con il gruppo di lavoro per le patologie endocrino metaboliche dell’età evolutiva ASP – Provincia, coordinato dal Dr. Giuseppe Citro, ha inteso dare un significato particolare alla Giornata attuando il primo intervento psicoeducazionale finalizzato al migliore inserimento scolastico dei bambini affetti da diabete tipo 1.
Da anni i componenti del gruppo ASP-Provincia insieme a rappresentanti dell’associazione presieduta da Antonio Papaleo, accompagnano l’inserimento a scuola dei bambini diabetici incontrando gli insegnanti e i dirigenti scolastici onde evitare scompensi nella gestione della patologia all’interno della vita scolastica; tuttavia, proprio l’eperienza pregressa ha fatto sempre più emergere la consapevolezza della necessità di un intervento anche sul contesto scolastico più generale (nella fattispecie i compagni di classe); questo ha fatto si che due componenti del gruppo di lavoro ASP – Provincia, la Dott.ssa Rossella Primola psicologa e pscicoterapeuta, e la Dott.ssa Vita Salvatore, dietista, di concerto con la Dirigente Scolastica Marianna Catalano e l’associazione diabetici ALAD – FAND realizzassero un intervento psicoeducazionale presso gli alunni della Scuola Media di Oppido Lucano frequentata da una ragazzina affetta da diabete di tipo 1.
Gli aspetti psicosociali hanno, infatti, dimostrato di svolgere un ruolo particolarmente importante nella gestione della malattia diabetica e nell’adesione del paziente alla terapia consigliata; spesso l’imbarazzo e la vergogna nel condividere con gli altri, e con i coetanei in particolare, tale patologia, il timore di non essere accettati, di essere oggetto di sciocchi pregiudizi, di essere considerati “diversi” determinano il rifiuto di un autocontrollo adeguato e la difficoltà di una buona alleanza terapeutica con gli operatori sanitari, che in ultima analisi può sfociare nell’insorgenza delle complicanze croniche della malattia (il risultato è una scarsa qualità di vita del paziente e, nel caso di insorgenza delle complicanze della malattia, anche notevoli costi socio sanitari per la comunità).
Di qui la necessità di estendere l’intervento psicoeducazionale a tutto il contesto che interagisce con il piccolo paziente che, nello specifico, si è concretizzato in un incontro con tutti gli alunni della classe durante il quale la dott.ssa Primola e la dott.ssa Salvatore hanno:
- Fornito informazioni ai componenti della classe sulla malattia con la relativa distinzione tra diabete di tipo I e diabete di tipo II;
- Fornito informazioni nutrizionali per una corretta alimentazione sia per la persona con diabete, che per la persona sana in modo da prevenire l’insorgere di patologie metaboliche;
- Evidenziato le capacità del giovane paziente nella complessa gestione della patologia
I risultati di questo intervento, fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica e dall’Associazione ALAD – FAND, verranno valutati tra qualche mese, quando si andranno a verificare le attese modifiche comportamentali da parte del paziente e dei compagni di classe rispetto all’accettazione e alla condivisione della malattia.
Il Presidente
Antonio Papaleo