Protocollo d’Intesa Ordine Psicologi-Alad Fand: partire da Potenza per diffondere la multidisciplinarietà in tutta Italia
Risulta sempre più urgente l’esigenza di fornire informazioni ai cittadini circa gli aspetti psicologici relativi alla salute e in particolare alle problematiche connesse alle patologie croniche quali il diabete e alle dinamiche psichiche, sociali e familiari conseguenti. In un’ottica di risposta concreta in ambito multidisciplinare, lo scorso lunedì l’Ordine degli Psicologi di Basilicata, presieduto dalla dott.ssa Luisa Langone e l’Associazione Lucana Assistenza Diabetici (Alad) affiliata alla Fand, hanno siglato un Protocollo d’Intesa i cui scopi sono molteplici: dalla collaborazione nei campi della Formazione, alle attività concomitanti di supporto e consulenza psicologica. Ma non solo, viene sottolineata l’importanza della presa in carico del paziente e della sua famiglia e garantito il supporto psicologico anche a tutti gli operatori coinvolti.
La dott.ssa Luisa Langone, Presidente dell’Ordine degli Psicologi di Basilicata: “Oggi andiamo a concludere un ulteriore accordo di cooperazione con un’associazione di rilevanza strategica, nell’assistenza dei pazienti (dall’età evolutiva e fino a quella adulta) con patologia diabetica. L’apporto del professionista psicologo diviene fondamentale sotto differenti profili, in particolare nel favorire il processo di accettazione e gestione della malattia, altrimenti non contenuta.”
A farne eco, la dott.ssa Mariarosaria La Becca, Consigliera dell’Ordine e Referente della Commissione Rapporti con il Sistema Sanitario Regionale: “Le persone in difficoltà ad accettare la propria condizione patologica sono numerose; è anche vero che il paziente non può ricevere una terapia imposta, ciò rende senza dubbio la presa di coscienza più celere ed efficace. Un percorso condiviso va affrontato tanto con le famiglie, le istituzioni scolastiche che con il personale medico, al fine di rendere più lungimiranti gli interventi.”
“Voglio ringraziare l’Ordine degli Psicologi per la sensibilità dimostrata” –ha esordito il dott. Antonio Papaleo, Presidente di Alad, che ha continuato: “La popolazione diabetica è in costante aumento, parliamo attualmente di un indice pari all’8% e i motivi sono tanti, dall’invecchiamento al metabolismo che cambia, all’obesità. Quest’ultima situazione si manifesta sin dalla giovane età e le conseguenze sono gravi. La presenza del Garante, il dott. Giuliano ci conforta, vuol dire che le istituzioni sono attente. Il fenomeno che preoccupa, inoltre, è l’incidenza (+10%) sulla spesa sanitaria. La spesa schizza in modo esponenziale. Un soggetto, tuttavia, che sa governarsi da solo rappresenta un vantaggio, anche dal punto di vista economico.” A tinte forti, ha ribadito: “Richiediamo la presenza strutturata di un professionista psicologo all’interno di un team dedicato e il cui supporto è inevitabile. V’è una legge, la 115/87 che la prevede. La formalizzazione odierna ci solleva. Il protocollo nasce a Potenza, ma personalmente l’ho già segnalato al Congresso Amd di Genova, vorrei che transitasse nel panorama nazionale.”
A prendere parte alla conferenza, la dott.ssa Rossella Primola, psicologa, operante nello staff del dott. Citro, diabetologo ed endocrinologo, che dal 2013 si occupa di progetti circa la cura del diabete in età evolutiva presso l’Asp del capoluogo: “Sono in un’équipe multidisciplinare (insieme all’endocrinologo e diabetologo, all’infermiere, alla dietista) e operiamo perché vi sia una corretta autogestione nella patologia diabetica, nel tentativo che si eviti l’insorgenza delle complicanze. Gli step sono precisi: dall’accoglienza in seguito all’emergenza metabolica, alla trasmissione della nozione fisiopatologica; dall’autogestione terapeutica del soggetto e della famiglia; dal counseling psicologico alla gestione del diabete a scuola. I riscontri sono molto soddisfacenti.”
Ha concluso i lavori, il Garante regionale dell’Infanzia e dell’adolescenza, il dott. Vincenzo Giuliano, che in commento entusiasta rispetto all’importante progetto ha dichiarato: “Finalmente un Ordine professionale scende in campo, a costo zero, utilizzando tutte le risorse disponibili e mettendole al servizio del cittadino. Si sta dando concretizzazione a delle dichiarazioni. Quale migliore risultato? Il ruolo del Garante è quello di ponte; l’impegno è altresì mettere a sistema le sollecitazioni che mi provengono dai bambini e dai ragazzi, perché insieme alle istituzioni preposte, si possa agevolarli nella costituzione della consapevolezza del proprio stato e dei propri bisogni. Pubblicizzare le buone prassi è un dovere, e oggi l’iniziativa è tanto più importante perché mette in campo le risorse professionali più alte, senza alcuna pretesa di tipo economico.”
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