Basta con le incertezze delle famiglie, le incivili iniquità fra le decisioni prese davanti a casi simili da Commissioni diverse. Basta con le umilianti richieste, necessarie per soddisfare i diritti del minore e della sua famiglia!
La Commissione Medica Superiore dell'INPS ha inviato a tutti i Coordinatori Medico-Legali Regionali d ai Responsabili delle UOC/UOS territoriali un documento redatto dal suo Presidente Prof. Massimo Piccioni, docente di Medicina Legale all'Università Cattolica di Roma e intitolato La valutazione ai fini di invalidità civile e handicap del minore affetto da diabete mellito tipo 1: Linee guida.
"Questo è il risultato di un eccellente lavoro di dialogo tra le istituzioni e il mondo del volontariato", ha scritto giustamente il sito della AGD Verona, commentando la notizia, “che ha raggiunto il proprio apice alla V Conferenza nazionale delle Associazioni impegnate per il diabete, organizzata da Diabete Italia a Riccione lo scorso ottobre, quando AGD Italia ha formalizzato le proprie istanze su questo argomento al Presidente della Commissione Medica Superiore dell’INPS, Prof. Massimo Piccioni".
Le prime 11 pagine del documento sono interessanti per la loro capacità di selezionare, fra i molti materiali esistenti, quelli più autorevoli e rilevanti: (gli Standard di cura AMD-SID e quelli dell'Ada, la legge 187, i lavori della Commissione Diabete del Ministero della Salute, il Manuale operativo per l’applicazione del ‘Piano sulla Malattia Diabetica’ in età pediatrica della SIEDP) e per i ripetuti riferimenti alla Scuola. Rappresentano però di fatto una lunga introduzione. Il messaggio autorevole lanciato dall'Inps alle Commissioni mediche è concentrato a pagina 12.
In pratica, vista la complessità dei compiti richiesti al minore per la gestione del diabete, la Commissione Medica Superiore dell'Inps scrive:
"Su tali presupposti, considerando prioritaria la tutela della salute e della sicurezza del minore e allo stesso tempo eccedente dalle possibilità della commissione valutatrice una compiuta valutazione sul suo grado di maturità, la Commissione Medica Superiore ritiene che per i minori affetti da diabete mellito tipo 1, si debba:
- riconoscere in ogni caso la sussistenza di difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni propri dell’età, ai fini dello status di “minore invalido” e del conseguente diritto all’indennità di frequenza;
- riconoscere in ogni caso la sussistenza della condizione di handicap con connotazione di gravità, con previsione di revisione al raggiungimento dell’età adulta".
Insomma d'ora in poi le Commissioni Mediche sono fortemente consigliate (se non de facto obbligate) a riconoscere ai minori con diabete tutte le prestazioni previste sia in termini economici sia di diritti in capo al genitore!
E fa piacere notare come il documento ritenga questa prestazione non un 'favore' elargito ai minori con diabete.
"Tale orientamento", scrive l'estensore della Linea guida, "garantisce al minore portatore di una malattia cronica, come è il diabete mellito, l’assistenza scolastica necessaria a permettergli la massima espressione delle sue qualità e capacità nell’ottica futura di un pieno inserimento nella società e nel mondo del lavoro".
Davvero bella, verrebbe da dire commovente se l'avverbio non fosse fuori luogo nella recensione di un documento ufficiale, l'ultima frase:
"Infatti, come sottolineato , già nel 1992, in un documento congiunto dalla IDF (International Diabetes Federation) e dall’ISPA ( International Society for Pediatric and Adolescent Diabetes), “..un bambino non può lottare per i suoi diritti. Pertanto è compito della società fornire aiuto al bambino e alla famiglia. Quest’aiuto dovrebbe includere risorse mediche, sociali e pubbliche.”
Per scaricare il testo del documento:
http://www.diabeteitalia.it/download.aspx?sfn=8a7556f1-656c-47fa-aa7a-412110599439
Fonte
Diabete Italia