NOTA STAMPA DI ANTONIO PAPALEO Pres. ALAD Fand e Coord. Ass. Diabetiche Lucane
Nei gg. 20 e 21 Nov, 2015 si sono incontrati, presso l' Auditorium “ G. Moscati “ dell' Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, alcuni Rappresentanti dei Coordinamenti Regionali delle Associazioni Diabetiche delle Regioni di Basilicata, Molise, Puglia, Calabria, Campania, Lazio, Sardegna e Sicilia per discutere del Piano Nazionale sulla Malattia Diabetica al fine di promuovere , a tutti i livelli, il recepimento delle stesso, ma principalmente procedere alla sua effettiva implementazione, in modo generalizzato , da parte delle rispettive Regioni, facendo proprio lo slogan di Diabete Italia
“Abbiamo il Piano …...e ora ?“
Un incontro a cui hanno preso parte , oltre al Direttore Generale dell'ASM Pierino Quinto ed il Direttore Generale del CROB Giuseppe Cugno, i Diabetologi Drr. Pasquale Bellitti, Enzo Caruso, Giuseppe Citro, Antonello Maioli e Roberto Morea, anche il Sottosegretario al Ministero della Salute Vito De Filippo,che ancora una volta non ha mancato di dimostrare la sua vicinanza alle problematiche ed ai bisogni delle Persone con diabete, dichiarandosi disponibile a seguire con impegno le loro istanze, proprio per evitare che vengano sottratte risorse per la loro assistenza e cura , assegnando alle Associazioni di Pazienti quel ruolo previsto dall'Obiettivo n.10 del Piano. Erano , inoltre, presenti la Presidente del Comitato Nazionale dei Diritti della Persona con Diabete Senatrice E.Baio ed i Compnenti dell'Uff. di Pres. Naz. FAND Gabriella Violi e Lorenzo Greco.
L'occasione è stata utile in quanto si è provveduto ad elaborare e sottoscrivere un apposito Documento che sarà inoltrato , a cura della FAND Nazionale, al Ministero della Salute ed a tutte le Regioni; documento con cui si chiede,oltre al citato ob.10 :
- il miglioramento del Servizio Sanitario Nazionale in merito alla razionalizzazione ed all’appropriatezza delle prestazioni erogate;
- l'attuazione di misure volte a prevenire o rallentare l’insorgenza della malattia, attraverso l’adozione di
- idonei stili di vita;
- l'aumento delle conoscenze sulla prevenzione, la diagnosi, il trattamento e l’assistenza; sostenere la
- ricerca al fine del progresso di cura;
- di rendere omogenea l’assistenza, al fine di migliorare l’efficacia delle cure e la loro accessibilità avendo
- particolare attenzione alle disuguaglianze ed alle diverse realtà territoriali;
- di assicurare la diagnosi e l’assistenza alle donne in gravidanza con diabete e promuovere iniziative
- finalizzate alla diagnosi precoce
- di migliorare la qualità di vita verso le persone con diabete in età evolutiva, con il coinvolgimento
- del sistema scolastico e della famiglia;
- di migliorare l’assistenza in generale e promuovere attività di ricognizione epidemiologica più puntuale,
- finalizzata alla programmazione;
- di attuare percorsi di formazione e informazione per una maggiore consapevolezza della malattia, tra
- tutti gli operatori della Rete;
- di promuovere l’appropriatezza nell’uso delle tecnologie.
Temi di assoluta importanza e necessità che, congiuntamente a quelli relativi ad una corretta e diffusa pratica della Educazione Terapeutica ed alla individuazione in modo certificato della figura, da istituire, del “ Diabetico Guida “ possono diventare la chiave di volta per raggiungere l'auspicato traguardo capace di abbattere la crescente platea di Persone con Diabete o di averla con una maggiore consapevolezza della loro condizione di malattia, tale da potersi autogestire , senza accorsare i Centri di Diabetologia, a cui lasciare il compito di prevenire e/o curare le complicanze.
Antonio Papaleo
Coordinatore Ass.ni Diabetiche di Basilicata
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