GDM1.org Gruppo Diabete Mellito tipo 1
Potenza, 02 marzo 2016
GRUPPO AUTONOMO DIABETICI INSULINODIPENDENTI, LETTERA APERTA
Un Gruppo autonomo diabetici insulinodipendenti ha inviato una lettera aperta con la quale si chiede l'uso di moderne tecnologie. Qui di seguito il testo della lettera firmata da 14 insulinodipendenti:
"Il Piano Nazionale per la malattia diabetica (G.U. 7/2/2013) è stato subito recepito dalla Regione Basilicata.In verità molte delibere, con tanti buoni propositi sul diabete, sono state fatte dalla nostra Regione.Vogliamo citare la n. 53 del 22 gennaio 2013 “definizione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente diabetico” in cui si definiscono gli strumenti per una gestione razionale, efficace ed economica della malattia diabetica dall’ esordio alle complicanze. Lo stesso Piano nazionale stabilisce che le Regioni devono dare attuazione ai suoi contenuti nei rispettivi ambiti territoriali per sistematizzare e rendere omogenea l’assistenza sanitaria alle persone con diabete. Nel nostro territorio di Matera, a fronte di tante belle cose scritte, di fatto non accade nulla. Stiamo sperimentando in queste settimane l’incapacità dell'ASM di condurre a termine una gara per assicurare a noi giovani insulinodipendenti l’uso indispensabile delle moderne tecnologie (Holter glicemici).Qualche giorno fa a Matera la ASM ha negato a una bimba di due anni i sensori per un holter glicemico che le era stato regolarmente concesso dalla regione Piemonte prima che si trasferisse in Basilicata. Non è più possibile tollerare e subire simili inadempienze. La giustificazione delle ristrettezze economiche del servizio sanitario non è accettabile: siamo consapevoli che è necessaria una maggiore attenzione agli sprechi e una corretta appropriatezza nell’organizzazione dell’assistenza sanitaria. A persone affette da altre patologie la Regione concede anche un assegno mensile.Per la nostra cronica malattia non è possibile nemmeno beneficiare di una dignitosa assistenza. Al dramma di essere diabetici insulinodipendenti si aggiunge lo svantaggio a trovare lavoro, già pochissimo in questa regione. Noi siamo documentati e vigileremo sulle risorse in campo sanitario. Siamo l’iceberg di 40.000 diabetici di cui la parte più consistente è rappresentata da ultrasettantenni. E’ tempo di trasparenza con amministratori capaci e attenti ai veri bisogni della popolazione.Ci auguriamo che tutte queste considerazioni trovino risonanza presso la FAND regionale".
Fonte www.regione.basilicata.it
"Il Piano Nazionale per la malattia diabetica (G.U. 7/2/2013) è stato subito recepito dalla Regione Basilicata.In verità molte delibere, con tanti buoni propositi sul diabete, sono state fatte dalla nostra Regione.Vogliamo citare la n. 53 del 22 gennaio 2013 “definizione del percorso diagnostico terapeutico assistenziale del paziente diabetico” in cui si definiscono gli strumenti per una gestione razionale, efficace ed economica della malattia diabetica dall’ esordio alle complicanze. Lo stesso Piano nazionale stabilisce che le Regioni devono dare attuazione ai suoi contenuti nei rispettivi ambiti territoriali per sistematizzare e rendere omogenea l’assistenza sanitaria alle persone con diabete. Nel nostro territorio di Matera, a fronte di tante belle cose scritte, di fatto non accade nulla. Stiamo sperimentando in queste settimane l’incapacità dell'ASM di condurre a termine una gara per assicurare a noi giovani insulinodipendenti l’uso indispensabile delle moderne tecnologie (Holter glicemici).Qualche giorno fa a Matera la ASM ha negato a una bimba di due anni i sensori per un holter glicemico che le era stato regolarmente concesso dalla regione Piemonte prima che si trasferisse in Basilicata. Non è più possibile tollerare e subire simili inadempienze. La giustificazione delle ristrettezze economiche del servizio sanitario non è accettabile: siamo consapevoli che è necessaria una maggiore attenzione agli sprechi e una corretta appropriatezza nell’organizzazione dell’assistenza sanitaria. A persone affette da altre patologie la Regione concede anche un assegno mensile.Per la nostra cronica malattia non è possibile nemmeno beneficiare di una dignitosa assistenza. Al dramma di essere diabetici insulinodipendenti si aggiunge lo svantaggio a trovare lavoro, già pochissimo in questa regione. Noi siamo documentati e vigileremo sulle risorse in campo sanitario. Siamo l’iceberg di 40.000 diabetici di cui la parte più consistente è rappresentata da ultrasettantenni. E’ tempo di trasparenza con amministratori capaci e attenti ai veri bisogni della popolazione.Ci auguriamo che tutte queste considerazioni trovino risonanza presso la FAND regionale".
Fonte www.regione.basilicata.it