Diabete e scuola. La strada giusta è la gestione integrata dei bambini malati
Gentile direttore,
nei prossimi mesi con la collaborazione di AGD e SIEDP prenderà avvio in alcune Regioni (Abruzzo, Calabria, Marche, Sicilia) il “Progetto sperimentale di verifica della fattibilità del modello organizzativo definito nel Documento Strategico per l'inserimento del bambino con diabete a scuola”. Nel Documento Strategico, presentato per la prima volta nella sala conferenza stampa del Senato della Repubblica il 7 novembre 2013, viene disegnato un modello organizzativo finalizzato alla gestione del bambino-adolescente in ambito scolastico sia nelle situazioni ordinarie sia in quelle di emergenza.
Esso rappresenta un passo fondamentale per l'accoglienza e assistenza del bambino con diabete nella scuola. Nelle intenzioni degli estensori, infatti, il bambino viene posto al centro del cerchio virtuoso in cui la famiglia, il personale della scuola e i medici curanti sviluppano un progetto di collaborazione volontaria e condivisa, finalizzata a favorire il suo inserimento nella comunità scolastica oggi ed in quella sociale domani. Nel documento viene richiamata la necessità che tutti gli attori contribuiscano a definire un piano condiviso di accoglienza: attraverso la diffusione delle conoscenze sulla patologia e la collaborazione paritaria tra famiglia, scuola, medicina di territorio e team curante, si pongono le basi perché al bambino con diabete sia garantita la permanenza in ambito scolastico nelle condizioni di sicurezza migliori e più vicino possibile alla “normalità.
Di particolare rilievo è il ruolo attribuito al Personale Scolastico, che, dopo opportuna formazione (certificata e verificata) ed adeguate istruzioni da parte del servizio sanitario, può dare la propria disponibilità alla richiesta dei genitori di aiutare il proprio figlio nella pratiche di attenzione ed attuazione terapeutiche ed a intervenire in caso di eventuale seppur remota emergenza.
Nello specifico il personale scolastico, che diventa parte del percorso assistenziale del bambino a scuola oltre che nelle attività formative e educative, è in grado di intervenire sia nella pratica quotidiana (somministrazione di insulina) che, qualora richiesta, nell’emergenza (somministrazione di glucagone), mentre la discrezionalità dell’intervento terapeutico rimane al medico prescrittore.
In alcune regioni il Documento Strategico ha trovato applicazione attraverso specifici atti di indirizzo da parte degli Assessorati della Sanità e dell'Istruzione con notevoli ricadute positive non solo per il bambino e la sua famiglia, ma anche il personale scolastico che, su base del tutto volontaria, viene aiutato a prendersi cura degli alunni con diabete.
Sulla base di questi concetti, la SIEDP ritiene che il documento possa e debba diventare oggi un riferimento per l’accoglienza e l’assistenza del bambino con diabete a scuola e in futuro per altri bambini con patologie croniche consentendo un armonico sviluppo intellettuale del bambino e l'abbattimento di qualsiasi barriera che possa far percepire elementi di “diversità”.
Franco Cerutti
Presidente Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica
Fonte
www.quotidianosanita.it